Ho rivisto la mia intolleranza verso le Tassonomie

 "Atomo", ciò che è indivisibile; questo mi ricordo dalla mia lezione di chimica al primo liceo. Quando è stato suggerito di fare una tassonomia della nostra ricerca scientifica, ho storto un po' il naso. Secondo il mio modesto parere, le idee sono fatte per contaminarsi: uno spunto di ricerca si mescola con l'altro, anzi, due concetti non sono mai universalmente divisibili. Secondo la teoria del "piccolo mondo", tra un concetto e l'altro ci sono al massimo 7 gradi di separazione, sei passaggi intermedi. Più che pianeti separati, vedo le idee come isole, con una piccola parte che emerge e il restante invece nascosto sotto l'acqua, ma comunque con un profondo livello di interconnessione.

Ma si sa, la pratica porta a cambiare idea. Infatti ho iniziato a fare la tassonomia delle proprietà elastiche dei nanocompositi. Il grande vantaggio è che ho scoperto in maniera visuale le mancanze tra i vari modelli. Nella mia testa quelle mancanze erano già note (sono ciò su cui ricerco) ma l'averle trascritte su carta e aver aggiunto le linee che collegano (o non collegano) gli elementi, mi ha reso tutto molto più chiaro.

Lesson learnt: meglio sperimentare che non sperimentare. Non si sa mai cosa uno scopre.

Commenti

Post popolari in questo blog

Riflessioni sul corpo

Introduzione al Blog

Step #3: Arte a tema sport